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UNA PRODUZIONE MANIACI D'AMORE / Nidodiragno

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Drammaturgia Francesco d’Amore e Luciana Maniaci

con Francesco d’Amore e Luciana Maniaci

regia e luci Roberto Tarasco

costumi Roberta Carbone e Alessandra Berardi

assistente scenografa Marzia Cicala

musiche originali Airam

 

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TRA I TEATRI CHE CI HANNO OSPITATO

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Festival delle Colline Torinesi (2013)

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Galleria Toledo di Napoli (2013)

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Teatro Sant'Andrea di Pisa (2013)

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Teatro Elfo Puccini di Milano (2016)

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Teatro del Quarticciolo di Roma (2015)

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Teatro di Fontanellato, Parma (2013)

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Teatro di Messina (2014)

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Teatro Kismet di Bari (2013)

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Teatro dell'Orologio di Roma (2016)

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Teatro di Nerviano, MI (2015)

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BIOGRAFIA DELLA PESTE        

 

 

 

 

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In un luogo spento, dominato dalla lamentela e dalla ristagnazione, un giorno un ragazzo viene investito da un'auto e muore sul colpo. Sarà questa la sua unica occasione per lasciare finalmente il paese. Prima di trapassare Crisostomo torna a casa per informare la madre di essere morto e di dover raggiungere l'aldilà ma lei è perentoria: “È impossibile! Noi, a casa nostra, morti non ne abbiamo avuti mai! Ti sembriamo una famiglia di morti?”

Nel villaggio infatti tutti sono privi di vita eppure dichiararsi morto è una vergogna. Chiunque si macchi di questa colpa tenta di insabbiare la cosa, di far finta di nulla. Tutti rimangono al loro posto, alle loro poltrone, nelle loro torri. Al ragazzo tutto questo non importa, vorrebbe attraversare il varco e andare oltre ma la madre glielo impedisce. "Tra un anno ti devi pure sposare."

Intanto lo scandalo si diffonde nel paese in cui morire non è concesso. Chi ha messo in giro la voce che il figlio è morto?

 

Apologo sulla vita e sulla morte o esplicitazione di una scioccante, e “radicale”, pulsione alla fuga, “Biografia della Peste” è uno spettacolo psicotico e magico, una riflessione sull'individuo e sulla comunità, sulla parzialità dell'esistenza, sulla necessità di chiamare ogni cosa col proprio nome, sul coraggio e la follia. Ma soprattutto sulla voglia di cambiare, sempre e comunque. La voglia di immaginare un futuro migliore, ovunque sia.



 

 

 

 

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Vince per l'intuizione allegorica di fondo e le soluzioni linguistiche fresche e scanzonate, capaci di restituire un'amarezza imprecisata ma incisiva. Partendo da una intuizione di grande potenzialità offre belle invenzioni e molti spunti divertenti in equilibrio sul difficile confine, poco frequente in genere nella drammaturgia italiana, tra comicità, ironia drammatica e surrealismo.

 

          Motivazione della Giuria del Premio Il Centro del Discorso 2011

 

 

I Maniaci d'Amore sono la prova più convincente che una vocazione alla drammaturgia è, nella cultura teatrale italiana, un dato ormai acquisito in modo ineludibile. (…) "Biografia della Peste", dinanzi a tanto talento (vero o presunto) sprecato del teatro italiano, oppone quello che solo il genio può. E tanto ci basta.

 

          Dario Tomasello, Ateatro

 

 

Il divertentissimo, oltre che ben scritto e interpretato “Biografia della peste” è uno spettacolo che lascia il segno. Diverte, emoziona e fa pensare.  Un surrealismo assolutamente e tipicamente quotidiano mettono in scena d’Amore e Maniaci. E sono irresistibili...

 

    Giancarlo Visitilli, La Repubblica

 

 

Biografia della Peste è un insolito surreale spettacolo molto ben scritto che lavora su più piani per intrigare e affascinare il pubblico (...) Si regge su una drammaturgia sulfurea e spiazzante, ironica e graffiante, ma anche sulla presenza dei due autori-interpreti, che non sbagliano mai una pausa e non perdono mai il ritmo e sanno coniugare all'impegno simpatia e comunicativa, freschezza e autenticità, e con i tempi che corrono certo non è poco... 

 

           Nicola Viesti, Hystrio.

 

 

 

Biografia della Peste è un racconto vago, cattivo, visionario e genuinamente anticonformista, spietato nello stigmatizzare qualunquismi radicati, tenuto in equilibrio volutamente precario tra comicità, tragedia e grottesco surrealismo. (...) Maniaci e d'Amore paiono una coppia artistica affiatata e rodata da decenni, con una propria forza e un progetto artistico chiaro da perseguire con urgenza...         

 

 

      Monica Bonetto, Sistema Teatro Torino

PREMIO DI DRAMMATURGIA IL CENTRO DEL DISCORSO 2011

SELEZIONE PREMIO SCENARIO 2011

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