top of page
Search
  • Francesco d'Amore

Premio della Critica 2018 - La motivazione


Impastare la farina, farcirla con un lampadina e una volta cotto il manicaretto offrirlo come dono di disamore. Un flash dal primo spettacolo, “Il nostro amore schifo”, esilarante nella sua crudezza, che quasi dieci anni fa ha svelato i Maniaci d'Amore, Luciana Maniaci e Francesco d'Amore, di Messina lei, di Bari lui, poi torinesi d'elezione: si sono conosciuti alla Scuola Holden dove hanno incontrato un insegnante speciale, lo scrittore Luca Rastello che, se non fosse scomparso prematuramente, sarebbe orgoglioso di loro per questo Premio della Critica 2018 assegnato dall'Associazione Nazionale di Critici del Teatro.

Sembrano, e sono, giovani garbati, sorridenti e sensibili, ma nel teatro che lascia il segno tragedia e commedia sono intrecciate e gli spettacoli di questa piccola compagnia sono pregni di vuoti, di tristezza, di solitudini, di malesseri e di malattie. Ridendone un po'. Ridendo di un posto dove non è concesso morire (“Biografia della peste”), ridendo di una ragazza insoddisfatta fino a quando incontra la violenza che le regala una vera emozione (“Morsi a vuoto”), ridendo di un futuro in cui gli unici esseri umani rimasti sono loro, Amara e Mio (“La crepanza”), ridendo di un paese dove la vita autentica si svolge in tv (“Il desiderio segreto dei fossili”, nucleo per il prossimo “Petronia”). Una drammaturgia coerente e sconcertante, inanellata in un percorso comune, godibile per la lingua accurata e ricca, meritoria di attenzione e di riconoscimento nazionale.

Roma, 17 dicembre 2018,

Il presidente ANCT

Giulio Baffi

80 views0 comments

Recent Posts

See All
bottom of page